Labour Risk Management

Il concetto di “Risk Management” (o “Gestione del Rischio”) fa riferimento al processo di identificazione, valutazione (qualitativa e quantitativa) e monitoraggio dei rischi cui è esposto un imprenditore.

Si tratta quindi di una metodologia logica, sistematica e continuativa che consente, attraverso “step” successivi, di identificare, analizzare, valutare, comunicare, eliminare e/o monitorare e gestire i rischi associati a qualsiasi attività, o processo imprenditoriale in modo da rendere l’organizzazione capace di minimizzare le perdite, massimizzare le opportunità e prepararsi comunque ad affrontare i possibili eventi lesivi quando e se si verificheranno.

Il “Risk Management” ad oggi trova applicazione con riferimento ai rischi connessi agli aspetti finanziari e creditizi, alla governance aziendale, allo spionaggio industriale o alla concorrenza sleale, alla sicurezza informatica, alla sicurezza sul lavoro, all’inquinamento ambientale, alle truffe, ecc.

In Italia, più che in altri paesi, la gestione della complessiva “forza produttiva” dell’impresa e dei correlati rapporti giuridici (ivi compresi anche quelli formalmente “esterni” quali i rapporti contrattuali con clienti e fornitori) comporta rilevanti rischi di natura sia economica che organizzativa e gestionale.

La metodologia del Labour Risk Management

La metodologia del Labour Risk Management è finalizzata a:

1) identificare i rischi connessi all’utilizzo complessivamente inteso della “forza lavoro/produttiva” ed alla più generale struttura contrattuale e relazionale applicata dall’impresa con clienti, fornitori, ecc.

2) analizzare e valutare i rischi individuati al fine di poter fornire un quadro delle effettive conseguenze dell’avverarsi dei rischi stessi;

3) eliminare e/o monitorare e gestire i rischi.

La metodologia del Labour Risk Management si esplica – attraverso l’utilizzo delle più moderne tecniche consulenziali – in fasi successive.

I Fase - Una accurata e approfondita due diligence della complessiva struttura operativa contrattuale e “relazionale” dell’impresa, compiuta attraverso successivi “step”; dall’impiego di una iniziale “check list”, che consente il primo approccio alla realtà aziendale, ai successivi e necessari approfondimenti operati dai consulenti in coordinamento con l’impresa stessa.

II Fase - Il risultato di tale “due diligence” viene sintetizzato in uno specifico “report” che evidenzia: i) quali siano le eventuali aree a rischio rilevate, ii) quali le possibilità di intervento per eliminare – o quantomeno ridurre – i rischi stessi e iii) in ogni caso, quale possa essere, seppur sommariamente, la quantificazione del danno per l’impresa ove il rischio dovesse concretizzarsi.

III Fase - L’eventuale intervento, a richiesta dell’impresa, volto a eliminare/ ridurre i rischi individuati, intervenendo, secondo le necessità, sulla realtà contrattuale, organizzative e relazionale dell’impresa.